Da Telemann ai contemporanei

63ma Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale

Bach String Ensemble

 

  • Luogo

  • Chiesa del Sacro Cuore di Monreale

  • Giorno

    ora

    Durata

    Prezzo

     

  • Giorno

    Venerdì
    22 Ottobre 2021

    Ore

    17,00

    Durata

    60min.

    Prezzi

    - €

    Calendario

Salvatore Petrotto violino e voce - Salvatore Magazzù tromba - Giuseppe Mazzamuto vibrafono/percussioni - Angelo Cumbo violino - Salvatore Giuliano viola - Claudia Gamberini violoncello - Damiano D’Amico contrabbasso - Riccardo Scilipoti pianoforte

  • Programma

  • Rolf Lovland
    Kristiansand 1955

    Nocturne

    Durata: 4'

    Giuseppe Mazzamuto
    Palermo, 1976

    Passio per vibrafono e archi (prima esecuzione assoluta)

    Durata: 5'

    Christoph Willibald Gluck
    Berching 1714 - Vienna 1787

    Melodie da “Orfeo ed Euridice” (trascrizione di Fritz Kreisler)

    Durata: 4'

    Georg Philipp Telemann
    Magdeburgo, 1681 - Amburgo, 1767

    Concerto per tromba, archi e basso continuo in re maggiore TWV 51: D7

    Adagio-Allegro-Grave-Allegro

    Durata: 8'

    Wolfgang Amadeus Mozart
    Salisburgo 1756 – Vienna 1791

    Dona nobis pacem (arrang. Marty Haugen, Aaron Parker)

    Durata: 3'

    Joachim Johow
    Berlino, 1952

    The Hunting. Primo tempo dalla Suite in 3 Sätzen im alten Stil für Streichorchester für Salvatore Petrotto. (Suite in tre tempi in stile antico per orchestra d’archi dedicata a Salvatore Petrotto) - Prima esecuzione assoluta

    Allegro-Moderato-Presto

    Durata: 3'

    Johann Sebastian Bach
    Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750

    Aria dalla Suite n.3 in re maggiore BW 1068 (trascrizione per vibrafono e archi)

    Durata: 5'

    Anonimo

    God Rest You Merry, Gentlemen ( “Dio vi renda felici, Signori”). Canto tradizionale

    Durata: 3'

    Lawrence "Larry" Moore
    South Bend, 1942 – Mountain Iron, 2016

    Amedeus soundtrack Highlights. Arrangiamento dei Concerti per pianoforte n. 20 (KV 466), n. 22 (KV 482), del Requiem KV 626, della Sinfonia n. 25 KV 183

    Durata: 6'

    Matt Riley
    Minneapolis, 1982

    Arrangiamento di Carol of the Bells /God rest You Merry, Gentlemen

    Durata: 6'

    Compositore norvegese, Rolf Løvland, oltreché essere autore di numerose canzoni, è anche il fautore del successo dei Bobbysocks all’Eurovision Song Contest del 1985.manifestazione che ha vinto 10 anni dopo proprio con Nocturne, brano da lui eseguito con la violinista irlandese Fionnuala Sherry con la quale ha formato il duo Secret Garden. Si tratta di un brano prevalentemente strumentale il cui testo, di appena 24 parole in norvegese, recita:

    «Lascia che il giorno si riposi adesso

    E che la notte vegli al suo posto

    Notturno
    Vedi anche l'oscurità qualche volta scompare

    Cosicché la notte possa dare alla luce il giorno».

    Eseguita in prima esecuzione assoluta nell’ambito delle manifestazioni della presente Settimana  di Musica Sacra di Monreale, Passio è una composizione originale di Giuseppe Mazzamuto vibrafonista e compositore palermitano. Il brano,  in un unico tempo, prende ispirazione dalla sofferenza e dall’agonia di Gesù Cristo che lo hanno portato alla crocifissione.

    Primo frutto della collaborazione tra Gluck e il librettista Ranieri de’ Calzabigi, Orfeo ed Euridice riscosse un immediato successo alla prima rappresentazione avvenuta il 5 ottobre 1762 al Burgtheater di Vienna con Gaetano Guadagnini (Orfeo), Marianna Bianchi (Euridice) e Lucia Claverau (Amore). A questa prima seguirono oltre 100 repliche e l’entusiasmo fu tale che l’imperatrice d’Austria Maria Teresa, alla seconda recita, donò a Gluck un anello aureo e adamantino. Nel volgere di pochissimo tempo l’opera divenne un vero e proprio successo europeo, tanto che due anni dopo la partitura venne stampata a Parigi dando vita ad un caso unico nella storia della musica. Le opere italiane, infatti, non venivano mai stampate nella capitale francese a causa dell’ormai atavica diffidenza della cultura musicale d’oltralpe nei confronti del teatro italiano. In questo concerto sarà eseguita la trascrizione realizzata da Fritz Kleisler  (Vienna 1875 – New York 1962) di una melodia tratta dalla Danza degli spiriti beati.

    Autore di una copiosa produzione di concerti per strumento solista  e orchestra e di Ouverture (Suite), Georg Philipp Telemann (1681-1767) fu uno dei più autorevoli protagonisti della sua epoca, della quale, grazie a una straordinaria capacità di adattarsi a stili e linguaggi diversi, interpretò i vari momenti passando dal pieno Barocco allo stile galante di cui il massimo esponente fu quel Carl Philip Emanuel Bach che di Telemann era il figlioccio. Del Concerto per tromba, archi e basso continuo in re maggiore  TWV 51: D7, come della maggior parte della produzione di Telemann, è molto difficile, se non impossibile ricostruire la genesi e la data di composizione, non essendo a noi pervenuta in manoscritti autografi, ma in copie manoscritte, anche se l’analisi della carta e della scrittura dei copisti ha permesso di fare maggiore chiarezza. Questo lavoro, la cui struttura segue lo schema Lento-Veloce-Lento-Veloce, costituisce la testimonianza dell’adesione di Telemann allo stile Rococò.

    Attribuito a Mozart è Dona nobis pacem, un canone di dolce cantabilità che sarà eseguito nella trascrizione di Marty Haugen ed Aaron Parker.

    Presentata in prima esecuzione assoluta, The Hunting è una Suite, composta da Joachim Johow e dedicata a Salvatore Petrotto. Consta di tre movimenti, Allegro-Moderato-Presto

    Chiamate anche Ouvertures, le quattro Suites per orchestra furono composte a distanza di tempo, dal momento che le prime due appartengono al periodo di Köthen, mentre la terza e la quarta furono scritte tra il 1727 e il 1736. Sono opere d’occasione e di consumo che rispondono alla passione, divenuta una vera e propria moda presso l’aristocrazia tedesca, per i raffinati costumi francesi e per la danza. Nonostante il carattere occasionale di questa musica di intrattenimento, nelle Suites che Bach poteva scrivere senza eccessivo impegno, si nota la tipica curiosità bachiana per la sperimentazione di nuove forme all’interno di convenzioni consolidate dalla tradizione, alle quali egli rimase, in alcuni punti, fedele. Ogni Suite, pur iniziando, infatti, con un’ouverture che segue il classico schema lulliano con due movimenti lenti separati da una veloce fuga, presenta delle importanti differenze nel numero e nella distribuzione delle danze, nell’organico strumentale e nelle scelte compositive di Bach. Pur presentando un minor numero di danze, la celeberrima Terza suite ha un’estensione simile alle altre soprattutto per la lunghezza dei suoi movimenti. La Suite, che si segnala anche per un organico orchestrale molto ricco nel quale figurano anche i timpani e le trombe, aveva sicuramente una destinazione cerimoniale. Bach raggiunse vette poetiche nella famosa e patetica Aria sulla quarta corda, affidata ai soli archi e al continuo e qui eseguita in una trascrizione per vibrafono e archi..

    Citato da Dickens nel suo romanzo A Christmas Carol, God Rest You MerryGentlemen è un canto tradizionale inglese di Natale la cui composizione risale al XVI sec., mentre Amedeus soundtrack Highlights è un brano di Larry Moore basato su alcuni temi famosi tratti dai Concerti per pianoforte n. 20 (KV 566), n. 22 (KV 482), dal Requiem KV 626, e dalla Sinfonia n. 25 K. 183 che si susseguono senza soluzione di continuità.

    Il concerto si conclude con gli arrangiamenti realizzati da Matt Riley di Carol of the Bells /God rest You Merry, Gentlemen. Carol of the Bells è un canto popolare natalizio composto nel 1914 dal compositore ucraino Mykola Dmytrovych Leontovych su un testo di Peter J. Wilhousky.

     

    Riccardo Viagrande

     

    Durata: 60'